Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I miei amici di Villa Castelli

214255
Ciarlantini, Franco 50 occorrenze
  • 1929
  • Fr. Bemporad & F.°- Editori
  • Firenze
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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I miei amici di Villa Castelli

vanno lente e gonfie per cielo; tratto tratto lasciano cadere uno scroscio d'acqua, poi si quietano. Allora il sole appare timido ma più caldo del sole

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, ma liberaci dal male. Così sia».

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un suono fievole, lontano, e pareva or si or no cessare. Pensò dapprima di esseresi sbagliato, ma poi accorse sulla strada. Allora vide alzarsi più

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state offerte, volle subito assaggiarle; ma quando ne ebbe aperta una coi denti la dovette gettar via. Un bacolino si torceva accanto al nocciolo: ne

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faticosa per il contadino che non deve perdere il suo tempo a riposarsi alla fresca ombra, ma deve vigilare la campagna e prevederne i bisogni senza temere

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per compiere il loro dovere. Ma la maestra ha fatto scrivere su delle striscie di carta delle raccomandazioni, le ha fatte mettere alle pareti e ha

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riposano all'ombra degli alberi folti. Mario e Sèrafo però oggi non son restati con gli altri ma sono andati allo stagno seguiti da «Moschino ». Quanti

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I PROVERBI DELL' ESTATE Anche l'estate ha i suoi proverbi? Ma certo! e come sono allegri! Giugno, la falce in mano e le ciliege....al pugno. Una

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, specialmente d'estate, perchè.... si «beve» non solo con la bocca, ma con tutta la persona. Anzi alcune volte, invece di mandare acqua, al nostro stomaco

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vogliamo scacciare? - Sì!...- Ma non hanno fatto in tempo a dire «sì» che già si battono i pugni uno sull'altro, finchè nasce una confusione e squillano

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s'addormenta. Dina séguita a ninnarla un po', ma poi chiude gli occhi anche lei e scivola nel mondo dei sogni. Rosina riposa tranquilla perrchè s'è

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alle bestie golose. Ma non vi sembra che Pietrino sia più colpevole delle galline, dei galli, dei galletti e dei colombi?

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naso!- Il Moscone obbedì, ma si staccò la testa. Poi disse alla Formica: - Stringiti la cintura! - La Formica, obbedì tanto bene.... che si divise in due

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frastagliate. Ma i frutti, ai primi di luglio, non son maturi ancora: fra qualche giorno però!... E quel «però» che i fanciulletti aggiungono vuoi dire tante

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portato all'oste. Ma quando la castagna uscì dal riccio, il contadino la raccolse nei sacchi e la tenne per sè, ringraziando il Signore di avergli

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distruggere non i nidi, ma le mosche. Un giorno i loro maestri han fatto una processione portando in giro dei disegni di mosche grandi grandi che parevano

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scrivi; guarda di non intingere le dita nel calamaio. - Ma sì; dalle finestre socchiuse il sole che entra par sempre che abbagli e fa chiudere gli

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gli era offerto; figurarsi che balocco di lusso per la bestia! Mario avrebbe voluto levarglielo, ma s'accorse che aveva una certa paura.... Tentò, ma

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chiederà un grappolo d'uva per dissetarsi e la chiederà come sposa. Ma Brunetta non pensa nè alla fata capricciosa nè al principe suo sposo; ella sta

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GIULIO E SÈRAFO Giulio e Sèrafo un giorno avevano bacchiato insieme molte giuggiole, ma poi non si trovavano d'accordo nel dividerle. Giulio ne

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per pesare le parti da assegnarsi; ma tagliò in modo che una riuscisse alquanto più pesante dell'altra. Poste le parti sulla bilancia, e fatta

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nei giuochi senza ch'ella debba imporsi in nessun modo o dire: Voglio. Il suo nome è Maria, ma tutti la chiamano la «Francina».

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riposo. Ma quando saranno divenuti vecchi, stanchi e malati, sapranno come sia dolce riposare in pace.

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novembre porta pochi frutti ai bambini delle campagne; essi mangiano le castagne e qualche volta anche le nespole; ma gli altri frutti sono assai rari

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sono irrequieti e vorrebbero giocare anche nel breve spazio; ma i giochi sono pericolosi accanto alla fiamma e la mamma non li permette.

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freddo. Ma io credo che non voglia farsi vedere da meno dei compagni più spavaldi e non voglia perdere il mantello quando giuoca tornando dalla scuola

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gira rota? -Ho altro per il capo, bimbo mio- risponde la buona mamma che deve accudire alla cucina. Ma il bimbo insiste e la mamma che non sa dire di

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, guardò e tirò di lungo. Però non tardò molto a pentirsene e ne fu addolorato per tutta la strada. Ma passò Amalindo ed ebbe compassione della

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che riguardano la campagna. Il suo nome di battesimo è Raffaello, ma tutti lo chiamano Lello: si vede che, essendo lui troppo lungo, gli amici e i

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VILLA CASTELLI Mario dice tra sè ch'egli il suo paese lo conosce benissimo; ma chissà se è vero! Egli sa dov' è la chiesa col suo campaniletto che

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IL GIORNO DI NATALE Questo Natale non c'è neve, anzi splende il sole, ma il sole è pallido pallido e non scioglie il gelo per terra. In tutte le

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appena una camicina di velo e un fiocchetto rosso sui capelli. Ma non c'era di meglio in quel luogo, anche ad aver molti danari. Pensava il buon

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chiese: - Di dove vieni? Ella Io guardò un momento, poi rispose: - Non so. - E allora dove vai? - Ma la bambina scosse il capo e disse ancora: - Non so

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formaggio. Ma ecco che proprio mentre stava chiudendo lo sportelo vide entrare da una fessura un bel topolino che, si vede, aveva sentito il buon odore. Che

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paesi ancora si accendono dei fuochi, in campagna, coni rami secchi che nessuno ha raccolto nei mesi scorsi. Ma c'è unproverbio che dice: L'Epfania

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: Perdona molto a tutti, ma niente a te. L'ordine è pane, il disordine è fame. Punti lunghi e mai tirati, oggi cuciti, domani strappati. Chi sa ha dieci

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piano vi sono le camere da letto per í genitori, per lui, per le sorelle e per i fratellini. Tutta la casa è assai modesta; ma quando Mario vede da

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che non ne sa più; ma i bambini si mettono a protestare ed ella con pazienza ricomincia. In una domenica di gennaio, ella raccontò una bellissima

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libri dei botanici si chiamano vischio bianco, ma il popolo le chiama «le lacrime della Madonna».

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CARNEVALE Il Carnevale comincia sempre il 7 gennaio ma in campagna chi s'accorge del Carnevale? Appena appena negli ultimi giorni, quando esso sta

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A CASA Mario entra in casa contento; egli ha tante cose da raccontare alla mammaa; ma non sa trovare le parole e decide di parlare un altro giorno

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basso, nero, con le zampe e il muso bianchi. È piccolo «Moschino» e certo è vecchio, perchè scodinzola di rado e appena appena: forse è un po' sordo, ma

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breve tempo di centinaia e centinaia di frutti. Ma il peso di questi lo tirò al suolo, rotto e quasi sradicato.

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, Maria, Brunello, Narcisa e Chicchi che non parla, perchè è piccino, ma corre sempre dietro ai più grandi. Tutti i ragazzi si mettono in circolo; uno

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e sussurri. Ma quando il sole si alzò luminoso dietro la montagna e i suoi raggi si diffusero dappertutto scacciando le nebbie e le ultime ombre, gli

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qualche gioco. Per un poco esitò, poi tirò la giacca al padre e gli indicò la bestiola: ma il babbo sulle prime non capí il desiderio del figliolo e

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? - la margherita. - Bravo! Ma per essere proprio bravo interamente dovresti sapere anche i colori dell'arcobaleno. - Li so! - disse Nello un po

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Maria propone:--Le ore del mattino hanno l'oro in bocca - e aggiunge: -Me l'ha detto la maestra stamattina.- Ma anche questo non piace. Invece i

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. Mario è coi suoi compagni, ma ci sono anche i bambini della prima classe e i ragazzi della terza e della quarta. Di fronte a loro schierano le

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vilucchio. I conigli, affamati, si fanno coraggio e escono dalle loro tane; ma basta il più piccolo movimento dei ragazzi perchè scappino a rintanarsi subito

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